Dopo aver passato la nottata a litigare con le punture da cimice del letto (regalo di Lourdes), Erika mi porta a distrarmi in una botteghina bellissima del centro di Pamplona.
Il locale è una "churreria". La signora che sta dietro al bancone ci lavora da quando è giovane, perció immagino che la bottega sia anche più vecchia.
Nel locale fanno solo churros fino alle 12 e poi nel pomeriggio patatine fritte. Stop.
Le pareti sono completamente ricoperte degli apprezzamenti scritti dei clienti. Un posto cosí è meraviglioso, ma in Italia impensabile. Noi ci spariamo 12 churros con cioccolata calda, e lasciamo il nostro gradimento verbale alla signora .
Dopo aver peccato di gola abbondantemente, siamo pronte per la cattedrale di S.Maria la Reale.
Riusciamo a beccare al volo la salita sulla torre del campanile, da cui c'è una bellissima vista sulla città e sulle montagne che la circondano completamente. La campana, che suona solo nelle occasioni più importanti, è una delle più grandi della Spagna e c'è ancora un campanaro a tirare la corda!
Poi scendiamo e una guida ci spiega la cattedrale e tutto il chiostro e il monastero che formano il complesso di S.Maria la Reale.
C'è una mostra temporanea all'interno, Occidens, che ricostruisce la storia della cattedrale e della città attraverso le epoche e le popolazioni che hanno lasciato il loro segno.
La guida è molto brava e ci spiega molte curiosità soprattutto sul monastero (di cui abbiamo ancora intatto addirittura il locale cucina).
La cattedrale, gotica ma con facciata neoclassica (brutta come consueto), era ovviamente anche meta di pellegrinaggio per chi andava a Santiago, dato che contiene varie reliquie. Addirittura aveva un ingresso apposito che permetteva ai pellegrini di scorrere dietro l'altare senza intralciare le funzioni.
La chiesa esiste da tempi immemori. Prima di essere gotica era romanica, come testimonia anche la statua in legno di Maria a cui è dedicata.
Dopo altri giringiro senza guida e pausa nel chiostro (meditativo tuttora!), si è fatto pomeriggio!
Scopriamo un nuovo posto. Ho già detto che I negozi di caramelle sfuse qui sono molto diffusi.
Questa bottega di caramelle esiste dall1880 e produce dei veri capolavori, oltre che essere quasi un'esposizione. La signora è tutta contenta di farci fotografare e ci offre anche dei semi di girasole caramellati.
Bene, rientrando verso casa passo a riprendere la mia bici. Revisione fatta!
Stasera, per concludere sempre con un tocco di Italia, parmigiana made in Pamplona. Niente male, tutto sommato!
venerdì 17 luglio 2015
33>Pamplona: sacro e profano con cioccolato
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