Si stava bene all'albergue di Azofra. Cosí bene che sono rimasta a letto. Il sole stava sorgendo quando mi sono svegliata. Erano rimasti solo 2 o 3 pellegrini ritardatari.
Esco di fretta ma non troppo; sto attenta al ginocchio.
Decido di fare suBito un pezzo di cammino e faccio bene perchè passa attraverso campi di girasoli molto belli.
Poi rientro sulla caretera national e cerco di andare spedita. Avevo paura di prendere il caldo, ma oggi il clima è ideale. Nuvole a tratti e aria fresca.
Incontro solo paesini minuscoli, e amche la strada non è molto trafficata.
Tutti I camionisti peró ci tengono a salutarmi a colpi di clacson ravvicinati.
Mi fermo nel miNuscolo paesino di tosantos, dove incontro solo un gatto che rincorre un cane (esatto!).
Pausa panchina ristoratrice e stretching per le gambe. Visto lo stato di muscoli e ginocchia, decido domani di fermarmi a Burgos e visitarla un po', per riposarmi.
Riprendo con l'aiuto delle nuvole. Poi a Villafranca Montes de Oca mi trovo davanti una collina che ha tutta l'aria di essere una montagna.
E infaatti inizio a salire e salire e salire. 1115 metri. Dalla cima peró passa il cammino, che mi porterà a San Juan de Ortega per la via piú breve.
Mi ci infilo e la strada è accettabile. Sono in un bosco bellissimo, da sola con tantissime farfalle (Fra?). Faccio una pausa succo perchè si sta davvero bene.
Arrivo presto e in discesa al minuscolo paesino di San Juan, e mi infilo nell'albergue che credo sia ricavato dentro a un antico monastero.
Qui parlo per un quarto d'ora in inglese con un italiano e poi lo riconosco da un "li mortacci" perchè gli scivola la saponetta a terra.
Ora è il momento di mangiare e di stirarmi un po'. A domani!
mercoledì 22 luglio 2015
37> Azofra- San Juan de Ortega: montagne impreviste
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