Stamattina non so se mi ha svegliato prima il caldo o I pellegrini che si alzavano col buio. Fatto sta che ero pronta ben prima dell'orario in cui posso mettermi in strada.
Quando parto ho subito le colline, per la delizia del mio ginocchio, che in realtà mi accompagnano per tutto il giorno. L'alba sulle colline è rosa, e spuntano gli zaini dei pellegrini tra una vigna e l'altra.
Arrivo a Logroño e analizzo la situazione del mio ginocchio. In realtà ho addirittura un consulto medico multiplo telematico, e decidiamo che si puó ripartire. Intanto scopro che esistono albergue dedicati ai "bicigrini", pellegrini in bici. Buono a sapersi!
Continuo con il cielo nuvoloso, per fortuna, fino a prima di Ventosa. Qui devo per forza scegliere se imboccare l'autostrada o seguire I pellegrini a piedi nei campi.
Per fortuna lo sterrato è comunque abbastanza percorribile, e arrivo proprio a mezzogiorno nel minuscolo paesino di Ventosa.
Vado alla chiesa, che per associazione vuol dire fontanella. La trovo, ma ci trovo anche un gruppo di italiani stile "vacanza Valtour", che odio dal primo secondo.
Urlano, battono I bastoni e hanno dimenticato a casa una cosa necessaria ai pellegrini di tutto il mondo: I congiuntivi.
Mi sposto sulla panchina piú lontana a mangiare e riposare.
Valuto il mio ginocchio e decido di ripartire, anche il clima è favorevole.
Devo fare altri pezzi di sentiero, ogni tanto la strada che seguo sembra portare solo all'autostrada.
Ammetto che il sentiero è molto suggestivo, ma con la bici pesante come la mia non è proprio fattibile. La spingo un po' e poi torno subito sulla strada.
Spunta il sole, e il caldo è un po' troppo anche per me.
Sorpasso Azofra, ma poi il ginocchio comincia a essere stanco e cosí torno indietro e mi fermo.
Faccio bene, questo albergue è bellissimo e ha camere da due! Incontro tre italiani di Trento, che parlano bene e a tono normale. Cosí condividiamo la pasta col tonno e del vino locale, e un po' di chiacchiera italiana.
Gianpaolo, uno dei tre, è un signore che ha fatto molte volte il cammino e molti cammini e ha scritto anche una piccola guida tutta sua.
In paese c'è una festa e quindi stasera andiamo a letto con liscio spagnolo.
A domani!
martedì 21 luglio 2015
36>Los arcos - Azofra: sulle orme (scomode) dei pellegrini.
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Solo oggi ho iniziato a leggere il tuo blog.
RispondiEliminaSimpatico il diario... mi dispiace per la fine del tuo sogno.
Sarà per un'altra volta. Auguri!!!.
Gian Paolo Margonari - Azofra (cena)